Natura in Festa all’Isola d’Elba
15/16/17 aprile 2017
Cosa portare: scarpe da ginnastica, almeno un litro d’acqua per giornata
Cosa si consiglia di portare: k-way, vestiti comodi e a strati, uno snack per giornata, un binocolo, macchina fotografica
Ad Aprile, venendo verso l’Elba in traghetto, il profumo dell’elicriso e delle ginestre in fiore ti raggiunge prima che tu possa mettere piede a terra. La natura festeggia il ritorno della primavera con un’esplosione di vita: fioriture variopinte, piume da paesi esotici, anfibi e grandi mammiferi.
Per sentieri costieri e per boschi, andremo alla scoperta della natura selvaggia.
Primo giorno: tra mufloni, gabbiani e mostri di pietra
Partenza ore 10.00
Percorso: Marciana Marina-Zanca
Durata: 4 ore
Lunghezza: 9 km
Difficoltà: media
Partiamo da Marciana Marina, il più piccolo comune di Toscana, protetto dalla Torre degli Appiani, una torre d’avvistamento costiera del ‘500. Il paesaggio cambia velocemente, passando dalla soleggiata macchia bassa mediterranea, alla così detta “cattedrale gotica”, ossia alti e imponenti lecci e sugheri tra i quali, con un po’ di fortuna, è possibile avvistare il maestoso muflone, un bovide selvatico tipico della parte occidentale dell’Isola.
Si prosegue per alcuni chilometri nella macchia alta mediterranea, tra corbezzoli, profumate eriche in fiore e il cinguettare dei numerosi uccelli di ritorno dalle migrazioni invernali, per fermarsi ad ammirare l’acqua cristallina de La Cala e goderci la meritata pausa pranzo. Nelle giornate giuste, potremmo avvistare le berte librarsi sul pelo dell’acqua, con il loro caratteristico volo ondeggiante e l’ormai molto raro gabbiano corso, simbolo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Proseguendo il nostro percorso, scenderemo velocemente dagli antichi ciliegi in fiore dell’Aia, verso il sentiero costiero che da Cotoncello, arriva a S.Andrea. Qua, il paesaggio è impareggiabile: il sentiero si snoda nella nuda roccia di granito, che il vento e il mare hanno scolpito nei millenni, realizzando impressionanti sculture a forma di mostri e giganti. La sabbia bianca nata da questo lento processo di erosione, dona all’acqua una lucentezza incredibile, creando canyon e tunnel sottomarini, con ottima visibilità anche a grandi profondità.
Da Sant’Andrea, dopo una pausa per ammirare il panorama, risaliamo su velocemente verso il caratteristico paesino di Zanca, costellato di fioriture rosa e rosse dell’unghia di strega, per fare ritorno a casa.
Secondo Giorno: L’Isola nell’Isola
Partenza ore: 10.00
Percorso: Capoliveri – Monte Calamita
Durata: 5 ore
Lunghezza: 12 km
Difficoltà: media
Partiamo dall’antico e caratteristico borgo di Capoliveri verso il monte Calamita, una vera e propria montagna magnetica circondata dal mare. La natura, qua dà il meglio di sé, passando dalla pineta, alla foresta di querce ricoperte di liane, alla bassa e profumata vegetazione della costa dei gabbiani. Numerosi spiagge e isolette, collegate ad altrettante leggende, costellano il mare circostante. Addentrandosi nella fitta macchia mediterranea, è facile riuscire a scorgere i cinghiali grufolare allegramente e la rara pernice rossa correre con il suo seguito di pulcini. Anche il cielo è ricco di sorprese: numerosi uccelli rapaci si aggirano disegnando grandi cerchi intorno alla montagna, in cerca di una preda sulla quale avventarsi.
Ci fermiamo a mangiare immersi nei profumi delle piante officinali, con una vista mozzafiato: la così detta “Arizona” una zona completamente arida e rossa, in completo contrasto con il blu del mare che la circonda.
Al ritorno, il sentiero scende velocemente verso Capoliveri, regalandoci un ultimo spettacolare colpo d’occhio sul golfo di Lacona, circondati da profumate fioriture di mimose.
Terzo Giorno: il cuore dell’Elba
Partenza ore: 9.30
Percorso: Topinetti -Rio Marina
Durata: 3 ore
Lunghezza: 7 km
Difficoltà: medio-facile
Partiamo dalla spiaggia di Topinetti, una sottile lingua di roccia rossa che affonda dolcemente nel mare, ricoperta da fine sabbia nera.
Qua, da millenni si estrae il ferro e l’Uomo, scavando fino a pochi anni fa, ha messo a nudo il cuore dell’Isola: laghi rossi e gialli e voragini ricoperte di cristalli brillanti. Con la fine dell’attività estrattiva, la natura si è riappropriata di ciò che le apparteneva, inglobando rotaie, vagoni e miniere, lasciando un paesaggio lunare e variopinto.
Con molta probabilità, vedremo un altro animale tipico dell’Est elbano, anche lui connesso al passato minerario: la capra inselvatichita, sospesa come acrobata sui dirupi scavati dall’Uomo.
Ci dirigiamo, infine, verso l’affascinante Rio Marina, circondata dalla costa che brilla, per gustare alcuni piatti tipici della tradizione Elbana al ristorante “Il Mare”.
Dopo il pranzo, sarà possibile prendere il traghetto per Piombino, direttamente da Rio alle ore 15.05.
PERCORSO |
3 tappe | |||||||
DURATA |
4 giorni – 3 notti | |||||||
QUOTA COMPRENDE |
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LA QUOTA NON COMPRENDE |
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